rotate-mobile
Politica

Ex dirigenti e revisori di Acea Ato 5 sotto inchiesta, Ottaviani: “Allora non eravamo visionari”

A fronte dei reati contestati nel periodo 2014-2017, dal falso in bilancio agli ostacoli ad Arera, il sindaco di Frosinone guarda anche costi di esercizio e dispersione idrica al 74% e conclude: “Su Acea abbiamo visto giusto”

Falso in bilancio, frode nelle pubbliche forniture, ostacolo all’esercizio delle funzioni dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), peculato per il fondo vincolato relativo alla depurazione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente in fase di affidamento degli incarichi di progettazione e collaudo, e reati tributari circa le imposte sui redditi 2014-2017.

Queste, a conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Frosinone, i reati contestati a vario titolo a nove indagati nell’universo di Acea Ato 5: gli ex amministratori delegati di Acea Ato 5 Luca Matrecano (ottobre 2007-marzo 2010), Paolo Saccani (aprile 2015-ottobre 2016) e Stefano Magini (ottobre 2016-2017), i revisori dei bilanci Alessandro Fischetti (Ernst & Young, 2015/2016) e Giulio Grandi (PricewaterhouseCoopers, 2017), il già presidente del collegio sindacale Amedeo Liberatori (fino al bilancio 2017), i sindaci effettivi Luigi Ceccarelli e Germana Concetti e il responsabile 2014-2017 della Sto Ato 5 (Segreteria tecnico operativa).

In vista dell’udienza preliminare, tra le altre, le parti offese dai potenziali reati saranno l’Autorità di ambito territoriale Ato 5, gli 86 Comuni che ne fanno parte, l’Arera e l’Agenzia delle Entrate.  

Appresa la notizia, il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani premette che “le vicende giudiziarie vanno affrontate esclusivamente all’interno delle aule di tribunale e non vogliamo di certo esprimere giudizi impropri e anticipatori, che non sono di nostra stretta competenza”.

Tiene, però, a ricordare le battaglie promosse a livello politico e amministrativo, da lui come da vari sindaci del fronte anti Acea, “per fare chiarezza - dice a riguardo il primo cittadino - sull’esatto adempimento della convenzione da parte della multiutility romana, che vede il Campidoglio quale azionista di riferimento”.

E riguardo alla risoluzione del contratto con il gestore idrico, votata dal capofila Comune di Ceccano e altre 32 cittadine ciociare (ivi incluso il Capoluogo) e bocciata dal Tar del Lazio, si attende ancora la pronuncia del Consiglio di Stato.

In arrivo nel frusinate bollette Acea esorbitanti con conguagli che non trovano spiegazione

Ottaviani: “Su Acea avevamo visto giusto”

“Certamente, però - dichiara il sindaco di Frosinone dopo la premessa - se adesso la riflessione si sposta sulla confusione, da parte di Acea, che noi abbiamo sempre sollevato tra costi di esercizio ordinario per la manutenzione della rete e investimenti infrastrutturali per sostituire interamente le condotte e ampliare la capacità di portata dei depuratori, allora più di qualcuno sarà costretto ad ammettere che non eravamo dei visionari”.

“Del resto, se lo stesso gestore, su Roma, pratica tariffe idriche più basse con costi minori per l’utenza, rispetto a quel che avviene in provincia di Frosinone, ove la dispersione idrica tocca punte del 74%, con evidente danno degli utenti, allora non serve certamente un complesso programma di computo, ma basta anche il pallottoliere, per capire come molte cose abbiano bisogno di una spiegazione autentica e reale”.

“I Comuni saranno costretti ad assumere, a breve, decisioni importanti su questa materia e non saranno permesse distrazioni da parte di chicchessia o le facili vie di fuga che ruotano attorno alle espressioni ‘Io non avevo capito’ o ‘Erano questioni troppo difficili’, poiché sono in ballo gli interessi e lo sviluppo di una intera collettività per molti anni”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ex dirigenti e revisori di Acea Ato 5 sotto inchiesta, Ottaviani: “Allora non eravamo visionari”

FrosinoneToday è in caricamento