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Sparatoria in carcere, Ascari (Antimafia) ascolta la direttrice e delinea "un quadro di gravi carenze"

A fronte dell'audizione di Teresa Mascolo, direttore del penitenziario di Frosinone, la coordinatrice del Comitato 41 bis apprende "come la struttura non sia idonea, come ci sia carenza di personale di Polizia penitenziaria, di educatori e di mediatori"

"Sugli spari a Frosinone emerge un quadro di gravi carenze", accentua la coordinatrice del Comitato 41 bis della Commissione parlamentare Antimafia, la deputata M5S Stefania Ascari, a fronte della preannunciata audizione della direttrice del carcere frusinate Teresa Mascolo. Si riferisce alla recente e ormai nota sparatoria registrata nella casa circondariale del capoluogo ciociaro.

Quanto emerso in sede di comitato, quello che si occupa del regime del carcere duro e delle modalità di esecuzione della pena intramuraria in alta sicurezza, si conferma alquanto preoccupante: "Gli eventi accaduti di gravità inaudita, una pistola introdotta dall'esterno, usata da un detenuto contri altri detenuti disegna una quadro di gravissime carenze - riporta Stefania Ascari - L'audizione ha portato alla luce come la struttura non sia idonea, come ci sia carenza di personale di Polizia penitenziaria, di educatori e di mediatori".

"Soprattutto si evince la mancanza di condivisione delle informazioni, di digitalizzarle nel fascicolo del detenuto per una maggiore circolazione di informazione per il personale preposto al controllo - aggiunge in conclusione la coordinatrice del Comitato 41 bis - E soprattutto bisogna intervenire sulla formazione di tutti gli operatori che lavorano all'interno degli istituti di pena. Il tavolo istituito dalla ministra Cartabia deve affrontare tutte queste criticità e ci auguriamo che in tempi brevi venga cambiato totalmente questo stato di cose".

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