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Caso Ruberti, il racconto della cena di Vladimiro De Angelis

Nuovi particolari della vicenda che ha scosso profondamente il Pd a tutti i livelli ed il circolo di Cassino lancia una nuova “bordata” a Francesco De Angelis

A distanza di oltre 48 ore dalla messa in rete dell’accesa discussione tra l’ex capo gabinetto di Gualtieri Albino Ruberti con i fratelli De Angelis di fronte ad un noto ristorante di Frosinone che ha “sconquassato” il Pd sia a livello regionale che locale emergono nuovi dettagli sulla serata.

L’ex europarlamentare Francesco De Angelis a mezzo stampa ha fatto sapere che non ha nessuna intenzione di lasciare la guida del mega consorzio industriale delle province di Frosinone e Latina nonostante abbia ritirato la candidatura alla camera dei deputati subito dopo la pubblicazione del video.

Intanto dai “compagni” di partito di Cassino arriva la nuova bordata a Francesco De Angelis rinnovando l’esigenza di un cambio netto con il passato e di un rinnovamento che non c’era stato con la sua candidatura in Parlamento (candidatura poi ritirata dallo stesso politico ciociaro).

Il fratello Wladimiro, noto imprenditore nel settore assicurativo, racconta la sua versione di quella sera di inizio giugno diventata di pubblico dominio dopo il video “rubato” dalla finestra sovrastante il ristorante e che era stato proposto anche a Mastrangeli, l’attuale sindaco di Frosinone, in piena campagna elettorale che si era rifiutato di vederlo.

Il racconto di Vladimiro De Angelis  

“Ero casualmente presente a quella cena, insieme a mia moglie, in una tavolata di circa 20 persone, che si è composta al termine del comizio di chiusura della campagna elettorale per l'elezione del sindaco di Frosinone. Una presenza da privato cittadino, del tutto estranea al mio ruolo di imprenditore e men che meno di politico, visto che non ricopro nessun incarico né sono iscritto ad alcun partito. Nel corso della cena – spiega Wladimiro De Angelis in un comunicato - non ho trattato né argomenti attinenti al mio lavoro né alla politica.

Una lite per futili motivi

È esplosa una lite per futili motivi, proseguita poi in strada e, nel tentativo di sedarla, sono rimasto coinvolto perché tirato dentro. Sarebbe stato necessario mantenere il controllo ma, purtroppo, esausto di una situazione che si protraeva da diverse decine di minuti, non ci sono riuscito. Non c’è altro e sarò pronto a fornire l’esatta ricostruzione dei fatti se sarò chiamato a farlo.

Definita la dinamica degli avvenimenti, mi preme fare chiarezza riguardo la mia attività imprenditoriale, purtroppo oggetto di ricostruzioni tanto errate quanto fantasiose, e le società di cui sono amministratore che sono del tutto estranee alla vicenda.

La mia attività commerciale al di fuori della vicenda

La mia è un’attività solida, costruita faticosamente anno dopo anno, che annovera fra i suoi clienti oltre 40.000 privati e, come è naturale, alcuni enti pubblici, tutti acquisiti nel rispetto delle normative e della legge.

La competenza professionale di coloro che vi operano, i servizi offerti e l’attenzione rivolta al cliente in 40 anni di attività hanno dato vita a un’impresa di successo, che intendo tutelare da narrazioni fantasiose e per questo lesive della nostra immagine.

In ultimo, tengo a smentire alcune insinuazioni riguardo miei interessi sulle polizze assicurative stipulate dal Comune di Roma. Chiunque scrive dovrebbe sapere che il comune in questione ha una propria compagnia assicurativa a capitale pubblico (Assicurazioni di Roma) della quale è maggiore azionista e con la quale assicura i rischi afferenti tutti i beni e tutte le attività del comune stesso e degli enti partecipati. Va aggiunto che le mie agenzie hanno competenza ad operare solo nel territorio della provincia di Frosinone...”.

Il circolo del Pd di Cassino “scarica” nuovamente De Angelis

Come detto in apertura il circolo del Partito Democratico di Cassino con un comunicato ha preso atto della durissima e tempestiva nota con la quale il segretario nazionale Enrico Letta ha chiesto le «doverose» dimissioni di Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a seguito della diffusione, anche nelle cronache della stampa nazionale, del video relativo alla furibonda lite.

“Il deprecabile alterco, video-registrato da una fonte anonima, risale a più di due mesi fa, ed è avvenuto al termine di una cena in un ristorante frusinate alla quale hanno partecipato, oltre ai fratelli De Angelis, anche alcuni noti esponenti provinciali del nostro Partito. E’ evidente - Spiegano in una nota Sergio Marandola e Romeo Fionda rispettivamente presidente e segretario del circolo Pd Cassino - che la pubblicazione del video, diffuso con sapiente tempismo all’avvio di questa campagna elettorale, ha lo scopo di delegittimare strumentalmente l’intero PD.

In rappresentanza degli iscritti e dei simpatizzanti del Pd, nel condividere lo sconcerto e il biasimo per le implicazioni etico-politiche di un episodio gravemente lesivo dell’onorabilità del nostro Partito, sia nella sostanza che nella forma - assai prossima al turpiloquio – riaffermiamo una netta presa di distanze dai metodi e dai contenuti di quella rissa verbale, in attesa del chiarimento su tutta la vicenda e sulle gravi allusioni fatte da Ruberti al vaglio della Procura di Frosinone, cui spetta il doveroso compito di verificare, ove vi fossero, responsabilità penali che, come si sa, sono personali.

Quanto alla inopportunità politica di ricandidare ancora una volta Francesco De Angelis, in primis il sindaco di Cassino, Enzo Salera, nella sua qualità di dirigente di partito, come pure altri dirigenti storici e militanti del Pd cittadino si erano pubblicamente espressi. Quindi si rimandano al mittente le speculazioni di chi, cercando di fare di tutt’erba un fascio, maldestramente cerca di trascinare anche il partito di Cassino e finanche l’Amministrazione Comunale nelle responsabilità di tale increscioso episodio.

Del resto, il Circolo cassinate del PD non ha atteso il clamore di quest’ultimo scandalo mediatico per sottolineare la naturale esigenza di un salutare rinnovamento nei metodi e nei modi nella conduzione della linea politica provinciale. Pertanto, nel ribadire la trasparenza, l’unità e la compattezza del nostro Circolo intorno al sindaco Enzo Salera e alla coalizione del centrosinistra che amministra  la città di Cassino, diffidiamo chiunque intenda strumentalizzare questi episodi degenerativi per farne un’arma di discredito nei confronti del Pd cassinate”.

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