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Ciociaria zona rossa, lo schiaffo morale del prefetto Portelli: “Ormai è sicuro, non ce ne è Coviddi!”

“Calcetto, grandi abbuffate, chiacchiere da caffè, baci e abbracci, struscio…”. Per la convinzione che l’emergenza Coronavirus fosse finita o, peggio, mai esistita, la provincia di Frosinone è rossa in un Lazio giallo. “Adesso serietà e responsabilità”

“Non ce ne è Coviddi!”. È il tormentone estivo di Angela da Mondello ripreso durante l’emergenza Coronavirus in provincia di Frosinone da un suo conterraneo, un palermitano ben più rispettabile (per usare un eufemismo), per dire ovviamente l’esatto contrario: che il Covid c’è, eccome. E ora che la Ciociaria è ormai prossima alla zona rossa, che scatterà da domani lunedì 8 marzo 2021 e durerà per i seguenti 14 giorni, parte lo schiaffo morale del prefetto Ignazio Portelli: “Ormai è sicuro, non ce ne è Coviddi!”.

“Proprio per questa convinzione siamo diventati zona rossa - ammonisce Sua Eccellenza - Calcetto, grandi abbuffate, chiacchiere da caffè, baci e abbracci, struscio…”. Da lasciare davvero senza parole, come nel caso dei ragazzini partiti dalla rossa Monte San Giovanni Campano per andare a giocare a pallone a Boville Ernica, che di per sé era arancione come il resto della provincia.

Come se in Ciociaria non ci fossero stati 12 decessi e quasi 1.500 nuovi casi in soli sette giorni. Come se il 94% dei posti letto Covid non fossero ormai occupati da ricoverati: 247 persone, di cui 17 in terapia intensiva tra la vita e la morte. “Adesso occorre grande serietà e responsabilità in modo che i sacrifici risultino efficaci: meno morti e meno contagi”. Questo l’ennesimo monito del prefetto Portelli, ricordando che “se non si sbaglia, si applicano le seguenti misure” da domani.  

Le 22 regole che, anche se “non ce ne è Coviddi”, devono essere seguite

  1. È obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto e nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private
  2. È obbligatorio mantenere una distanza di sicurezza tra le persone di almeno un metro
  3. È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dal Comune, nonché all’interno dello stesso, ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità e da motivi di salute
  4. È consentito il rientro al proprio domicilio, alla propria residenza o alla propria abitazione
  5. È vietato far visita ad amici e parenti
  6. È vietato spostarsi dai Comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti verso altri Comuni
  7. È consentito passeggiare in prossimità della propria abitazione, purché si rispetti la distanza di 1 metro da ogni altra persona e utilizzando dispositivi di protezione delle vie respiratorie
  8. È consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale
  9. Sono chiusi i musei e le mostre
  10. Sono sospesi i convegni e i congressi
  11. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all'aperto
  12. Sono sospese le attività dei centri culturali, sociali e ricreativi
  13. Sono chiuse le discoteche, sale da ballo e locali simili, sia al chiuso che all’aperto
  14. Sono vietate le sagre e le fiere
  15. Sono vietate le feste, al chiuso e all’aperto, comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose
  16. Sono chiuse palestre, piscine, centri benessere e termali
  17. Sono chiuse le sale giochi, le sale scommesse, le sale bingo, i casinò e i parchi tematici e di divertimento
  18. Le attività didattiche di tutte le scuole si svolgono esclusivamente a distanza, ad eccezione dei laboratori e delle attività in favore di disabili e ragazzi con bisogni educativi speciali, per i quali è possibile la didattica in presenza
  19. Sono chiusi i negozi, ad eccezione di quelli che vendono generi alimentari e beni di prima necessità. Il mercato può svolgersi limitatamente alla vendita di generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie
  20. Sono chiuse le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 22:00, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i bar l’asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18:00
  21. Sono chiusi barbieri, parrucchieri e centri estetici
  22. Sono aperte lavanderie, tintorie e pompe funebri

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