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Tariffa rifiuti puntuale

A Frosinone verrà sperimentata la Tarip

Il sindaco Mastrangeli preannuncia il progetto pilota da inserire nel prossimo bando di gara per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti. Si parla anche di compostaggio domestico e di comunità

Si chiama Tariffa rifiuti puntuale, siglata Tarip, e si differenzia dalla Tari (Tassa sui rifiuti) perché è fondata su un principio: “Chi meno produce, meno paga”. Si calcola la tariffa in base all’effettiva produzione dei rifiuti. E presto verrà sperimentata anche a Frosinone, grazie all’apposito finanziamento regionale di oltre 77 mila euro ottenuto dalla precedente amministrazione Ottaviani attraverso l'operato del già assessore al ramo Massimiliano Tagliaferri.

A preannunciarlo è l’ormai sindaco Riccardo Mastrangeli, già assessore al bilancio nelle Giunte Ottaviani. Ha dato mandato al settore ambiente di inserire tale progetto pilota nel prossimo bando di gara per l’affidamento del servizio di raccolta differenziata e trasporto dei rifiuti. Se i dati saranno confortanti, “un giusto equilibrio - come precisano dal Comune - tra costi e benefici”, si procederà allora alla vera e propria attuazione della tariffazione puntuale.

Il costo totale del servizio, nello specifico, sarà imputato alle singole utenze domestiche e non domestiche tramite contabilizzazione della quantità di rifiuto secco residuo, non riciclabile, conferito.

Mastrangeli: “Tanto produco, tanto pago. Anche grazie al compost”

Il sindaco Mastrangeli, ricordandola come punto del programma elettorale, assicura: “La tariffazione puntuale su tutto il territorio comunale permetterà ai cittadini di risparmiare ulteriormente sulla bolletta, secondo il principio ‘tanto produco, tanto pago”.

E poi alza la posta in palio: “Il Comune di Frosinone continuerà anche in futuro, quindi, a essere un esempio di ente virtuoso nell’ambito della differenziata e in prima linea sotto il profilo del rispetto dell’ambiente, del risparmio e del recupero dei materiali. Si pensi solo al fatto che la percentuale di raccolta a Frosinone, nell’anno 2020, è stata pari al 71,64%, come riportato dai dati Ispra, attestandosi, quindi, su una cifra addirittura superiore al limite percentuale obbligatorio per i Comuni, pari al 65%”.

“La delibera approvata in giunta prevede, inoltre, che siano inserite misure a sostegno della pratica del compostaggio domestico, valutando la possibilità di adottare interventi pilota del compostaggio di comunità - si aggancia, in conclusione, il vicesindaco e assessore all'ambiente Antonio Scaccia - Saranno altresì adottate tutte le misure necessarie a realizzare un servizio di raccolta dei rifiuti ancora più verde e sostenibile, implementando la raccolta porta a porta sull’intero territorio comunale per le utenze domestiche e non domestiche, adottando ogni iniziativa a favorire, prioritariamente, la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti”.

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