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Arce, gli ex sostenitori di Germani: “Sfregio e tradimento? Il sindaco sapeva e disattendeva le promesse”

Tra fedelissimi e oppositori si inserisce l’ex trio di maggioranza che ha sfiduciato il primo cittadino: Gregori, Di Palma e Sugamosto. “Ci è voluto coraggio. Dispiace che Gino utilizzi la leva del suo stato di salute o, ancor più grave, della pandemia”

A seguito delle dimissioni di massa che hanno defenestrato il sindaco di Arce Luigi “Gino” Germani, ormai rimpiazzato dal commissario prefettizio Gerardo Ippolito, i fedelissimi lo hanno spronato a ricandidarsi mentre gli oppositori preannunciano azioni legali perché “ha continuato a fare il sindaco quando non lo era più”. Tra gli uni e gli altri, ora, si inseriscono gli ex sostenitori che lo hanno sfiduciato: i già consiglieri di maggioranza Bruna Gregori, Dario Di Palma e Domenico Sugamosto. Sostengono che l’ex sindaco non sia stato affatto colto di sorpresa e che conoscesse bene ma ignorasse da tempo la loro contrarietà alla linea amministrativa.

Gli ex rivendicano il coraggio e la fierezza della propria scelta, dicendosi rammaricati dalle ormai note dichiarazioni post-caduta di Germani: “Più che tradire me, hanno tradito i cittadini di Arce in un momento particolarmente delicato per la vita di tutti”. Le stesse dichiarazioni che, per il fatto di essere apparse anche nei canali istituzionali del Comune dopo la sfiducia, hanno già scatenato anche la reazione dei già consiglieri di minoranza Emanuele Doria, Maria Lucia Forte, Luana Sofia e Sara Simone.

“Utilizzare termini come ‘sfregio’ e ‘tradimento’ per definire la nostra decisione ci appare irreale - replicano ora Gregori, Di Palma e Sugamosto – Non c’è tradimento di persona. Non c’è tradimento ai cittadini”. Quel che dispiace maggiormente ai diretti interessati è il fatto che Germani “continui ad influenzare l’opinione pubblica – ritengono – utilizzando la leva del suo stato di salute o, ancor più grave, la leva della pandemia, drammatica condizione di sofferenza che l’intera umanità sta vivendo”.  

Gregori, Di Palma e Sugamosto: “Il sindaco sapeva, ma disattendeva le promesse”

“Il sindaco sapeva - fanno presente i tre ex consiglieri di maggioranza - Conosceva benissimo le nostre posizioni e il nostro orientamento politico, espresso più volte in varie sedi durante i 22 mesi di amministrazione. Da parte nostra, sono arrivate in questi mesi all’ex sindaco, ripetute richieste per un decisivo intervento di mediazione. Luigi Germani condivideva con fare benevolo le nostre posizioni, ma puntualmente disattendeva le promesse”.

“Più volte in questi giorni - vanno avanti - si è tentato di orientare l’opinione pubblica distogliendo l’attenzione dalle vere ragioni della nostra scelta. È stata impropriamente utilizzata la pagina Facebook istituzionale del Comune di Arce a fini propagandistici, o la pagina Facebook denominata imprecisamente ‘Luigi Germani Sindaco’”.

“Ci saremmo sentiti traditori verso la popolazione arcese, se fossimo rimasti nella maggioranza per convenienza puramente personale – aggiungono poi - Una maggioranza che si era allontanata ingiustificatamente dalle modalità operative inizialmente prefissate inducendoci ad accettare decisioni non condivise e provvedimenti preventivamente stilati”.

“Questo è un punto di partenza – concludono - Ci è voluto coraggio e ne siamo fieri. Crediamo fermamente che si possa costruire un futuro migliore, e i pilastri sono quelli della collegialità, della trasparenza, del rispetto umano e politico oltre che, in primis, della democrazia”.

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