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Caso Ruberti, Ruspandini e Ambrosetti: "Il consorzio industriale non può più essere guidato da De Angelis"

I maggiori esponenti della coalizione di centrodestra, chiedono a gran voce le dimissioni di De Angelis dalla Presidenza del Consorzio Unico Regionale

Fuoco incrociato sul Partito Democratico, dopo lo scandalo Ruberti. Ora, i maggiori esponenti della coalizione di centrodestra, chiedono a gran voce le dimissioni di De Angelis dalla Presidenza del Consorzio Unico Regionale, e non risparmiano duri attacchi al massimo esponente del P.D. in provincia.

Al vetriolo le dichiarazioni del Sen. Massimo Ruspandini che, in una recente dichiarazione asserisce: "L’evoluzione della vicenda Ruberti salita nei giorni scorsi alla ribalta della cronaca nazionale, alla luce delle dichiarazioni di Sara Battisti (che si smarca dalle questioni calcistiche parlando apertamente di una guerra tra bande all’interno del Pd) impongono a Francesco De Angelis di fare un passo indietro dalla presidenza del Consorzio Unico Regionale.

Non è possibile che la guida di un ente così strategico per lo sviluppo del territorio e del suo comparto industriale possa continuare ad essere guidato da chi, in questo momento, deve solo adoperarsi per fare chiarezza sugli incredibili comportamenti venuti alla luce nelle immagini del video ma soprattutto sul clima da resa dei conti che, a detta dei protagonisti, si respira nel Pd del Lazio.

Le aziende del territorio, le dinamiche inerenti e funzionali allo sviluppo di questa terra, hanno bisogno di serenità e direi equilibrio, di emancipazione rispetto a logiche che devono essere superate”.

Le dichiarazioni di Ambrosetti

Anche il Consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Riccardo Ambrosetti tuona contro il PD: “La vicenda che vede coinvolti, tra gli altri, Albino Ruberti, Sara Battisti e Francesco De Angelis, getta nuova luce sul sistema di gestione del potere politico da parte del Partito Democratico sia negli enti amministrativi che economici nel nostro territorio. Senza entrare nel merito della vicenda, cui dovranno interessarsi gli organi preposti, è evidente che De Angelis non possa restare alla guida del Consorzio Industriale unificato del Lazio.

È una questione di opportunità politica principalmente, ma anche di corretta gestione di un ente con un ruolo fondamentale in questo momento, che ha il compito di supportare le industrie nei progetti di sviluppo economico, dunque lavorativo, del Lazio. Mi preme dire questo in particolare per le industrie ciociare. In un periodo così complesso, dove ci sono problemi persino per l’approvvigionamento dell’energia che serve per mandare avanti le produzioni industriali e dove scarseggiano i servizi infrastrutturali per chi vuole investire sul nostro territorio, il Consorzio Industriale non può essere oggetto dello “scontro fra bande” interno al PD e dovrebbe avere il diritto di lavorare in tutta serenità.

Cosa impossibile fintanto che il suo presidente Francesco De Angelis non abbia chiarito la sua posizione rispetto a quanto emerso dal video del caso Ruberti. Abbiamo bisogno di serenità per la nostra economia e le nostre industrie e faccio mie, su questo tema, le parole del Senatore Massimo Ruspandini. Liberiamo il Consorzio Industriale dalle zavorre di una guerra di partito”.

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