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La corsa al Parlamento

Elezioni politiche 2022, i candidati ciociari e le sfide incrociate

Definite nella provincia di Frosinone, a meno di colpi di scena, le candidature al Parlamento da parte delle forze di centrodestra, centrosinistra, centro e sinistra. Ecco le sfide incrociate per Camera e Senato

Stasera alle 20 scadranno i termini di presentazione delle liste per le Elezioni politiche 2022. Nella provincia di Frosinone le candidature al Parlamento sono state ormai decise da giorni. Clamoroso il passo indietro di Francesco De Angelis, ritiratosi dalla corsa a Montecitorio per via del Caso Ruberti. Altri, però, non dormono sonni tranquilli per le affatto rare sostituzioni dell’ultima ora.

Salvo veri e propri colpi di scena, depennamenti o aggiunte, i candidati ciociari alla Camera saranno 13: Massimo Ruspandini e Nicola Ottaviani (FdI-Lega-FI-Noi Moderati), Stefania Martini e Andrea Turriziani (Italia democratica e progressista), Ilaria Fontana e Aniello Prisco (Movimento 5 Stelle), Stefano Carducci, Patrizia Viglianti e Andrea Ranalli (Azione-Italia viva), Francesco Raffa e Roberta Cassetti (Alleanza verdi e sinistra), Romolo Rea e Guglielmo Maddè (Unione popolare).

Al Senato, invece, 4 candidati in rappresentanza della provincia di Frosinone: i sindaci Sergio Messore (Italia democratica e progressista) e Adamo Pantano (Azione-Italia viva) – rispettivamente di Sant’Ambrogio sul Garigliano e Posta Fibreno – nonché Pietro Pacitti, coordinatore di Progetto Lazio (in campo con Impegno civico di Di Maio), e il frusinate Maurizio Federico (capolista del Pci), già assessore nella Giunta regionale guidata dal 1995 da Badaloni.

L’Idp (Italia democratica e progressista) punta su Sergio Messore. Il sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano, borgo del Cassinate di quasi 900 anime, tenta il tutto per tutto nel collegio uninominale di Latina: quello comprendente, oltre al Pontino, la provincia di Frosinone. Il derby sarà con un altro primo cittadino, Adamo Pantano, da Posta Fibreno, borgo quello della Valle di Comino. Capolista del Pci nel plurinominale Frosinone-Latina-Viterbo-Rieti, infine, sarà il frusinate Maurizio Federico, ex assessore regionale.   

I candidati ciociari alla Camera e al Senato

Il senatore uscente Ruspandini, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, scenderà in campo nel collegio uninominale Frosinone-Sora. L’ex sindaco del capoluogo Ottaviani, coordinatore della Lega ciociara, è in lista nell’uninominale di Terracina-Cassino. Per entrambi si parla di collegi dati per blindati per il centrodestra.

Stefania Martini, presidente provinciale del Pd, sarà schierata come seconda nel plurinominale di Frosinone-Latina-Viterbo-Rieti. È qui che ci saranno maggiori incroci tra ciociari. Sarà sfida nella sfida, innanzitutto, con Ilaria Fontana e Aniello Prisco: capolista e quarto nell’elenco dei Cinque Stelle.

A ruota tutti gli altri: l’assessora di Veroli Patrizia Viglianti e Andrea Ranalli (Italia Viva), Francesco Raffa (Europa verde), Roberta Cassetti (Sinistra italiana), il già sindaco di Arpino Romolo Rea (capolista di Unione popolare con De Magistris).  

Andrea Turriziani, consigliere comunale di Frosinone (Lista Michele Marini), va nel proibitivo uninominale di Frosinone-Sora: se la vedrà Ruspandini. Nello stesso collegio, che raccoglie il Frusinate e il Sorano, è candidato anche Stefano Carducci (Azione), braccio destro del sindaco di Isola del Liri Massimiliano Quadrini. Contro Ottaviani, nel collegio Terracina-Cassino, figura invece il vicesindaco di Esperia Guglielmo Maddè (Unione popolare).

In quanto al Senato, l’Idp (Italia democratica e progressista) punta su Sergio Messore. Il sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano, borgo del Cassinate di quasi 900 anime, tenta il tutto per tutto nel collegio uninominale di Latina: quello comprendente, oltre al Pontino, la provincia di Frosinone.

Il derby sarà con un altro primo cittadino, Adamo Pantano, da Posta Fibreno, borgo quello della Valle di Comino. Capolista del Pci nel plurinominale Frosinone-Latina-Viterbo-Rieti, infine, sarà il frusinate Maurizio Federico, ex assessore regionale.   

In conclusione due particolarità che spingono a parlare di 15 candidati ciociari e “mezzo” al Parlamento. Contrariamente al pentastellato Prisco, di origini campane ma da vent’anni frusinate d’adozione, il ricandidato deputato uscente Claudio Mancini (plurinominale di Roma) è originario di Picinisco ma romano a tutti gli effetti. In ogni caso, pur legato al borgo incastonato tra Cassinate e Abruzzo, non sarà votato dai ciociari.

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