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Regione, nessun bando europeo per emergenza abitativa. Sanità, Personale e TPL

"In merito a notizie di stampa riguardanti un presunto bando regionale da 200mila euro finanziato con fondi europei, si precisa che nessun bando regionale finanziato con fondi europei attinente alla tematica dell'emergenza abitativa è stato...

"In merito a notizie di stampa riguardanti un presunto bando regionale da 200mila euro finanziato con fondi europei, si precisa che nessun bando regionale finanziato con fondi europei attinente alla tematica dell'emergenza abitativa è stato pubblicato. La notizia è oltretutto infondata in quanto nessun POR (Piano Operativo Regionale) prevede misure relative all'emergenza abitativa finanziabili con fondi europei". Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

LAZIO. ZINGARETTI IN IV COMMISSIONE SU SANITÀ E PERSONALE

Collegi sindacali di Asl e aziende ospedaliere più snelli, un albo degli idonei a ricoprire l’incarico di direttore sanitario, nuovi criteri - sganciati dalle stime sul fabbisogno di assistenza ma rispondenti a logiche di mercato - per il rilascio di autorizzazioni alle strutture sanitarie private. Questi in sintesi gli interventi sulla normativa regionale illustrati dal presidente della Regione Lazio nonché commissario per il piano di rientro dal disavanzo sanitario, Nicola Zingaretti, alla IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini,(Pd). Zingaretti è intervenuto sugli articoli in materia di organizzazione sanitaria (2 e 16) e di personale (art. 11) della proposta di legge regionale n. 147, “Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione Lazio: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell’ordinamento regionale, nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno delle famiglie”.

“In sintonia con le leggi nazionali di spending review – ha spiegato il presidente Zingaretti – l’articolo 2 del provvedimento si pone l’obiettivo di ridurre da cinque a tre il numero dei membri dei collegi sindacali delle aziende sanitarie, con una conseguente riduzione dei costi ma anche con un migliore efficientamento della macchina amministrativa.”. Secondo la proposta di legge d’iniziativa della Giunta, i tre membri dei collegi sindacali delle aziende sanitarie dovranno essere così designati: uno dal Ministero delle finanze, uno dalla Regione e uno dagli enti locali.

“L’albo dei direttori amministrativi – ha proseguito Zingaretti - mira a ridurre gli spazi di discrezionalità nelle nomine e a un innalzamento delle qualifiche, mentre la norma sugli accreditamenti delle strutture sanitarie private svincola gli accrediti sui fabbisogni e va in un’ottica di mercato.”. Zingaretti ha illustrato anche la norma della pl 147 relativa al ruolo unico dei dirigenti regionali.

Nel corso dell’audizione sono intervenuti diversi consiglieri d’opposizione. Tra questi, Francesco Storace (La Destra verso An) ha posto sul tavolo il tema dei controlli in ambito sanitario, chiedendo un ruolo più rilevante dell’opposizione nella nomina dei revisori. Pietro Di Paolantonio (Ncd) ha parlato di una “parabola discendente del disavanzo della sanità, più che dimezzato rispetto al dato storico”, nella direzione e di uno stato di “virtuosità” dei conti, e per questo motivo ha auspicato la rinegoziazione con il governo del piano di rientro. Insufficiente per Valentina Corrado (M5s) la scelta di dedicare alla sanità alcuni articoli della spending review anziché varare una normativa a hoc e la mancanza dell’indicazione di non aver subito condanne, anche dalla corte dei conti, per le nomine dei dirigenti della sanità. Nella sua replica, Zingaretti ha confermato la “virtuosità certificabile e conclamata” dei conti sanitari, che però sembra ancora lasciare spazi di trattativa con il governo molto ristretti, e ha manifestato la disponibilità a verificare ed eventualmente accogliere alcune sollecitazioni emerse nel corso dell’incontro.

Nel corso della mattinata la IV commissione ha dato parere favorevole a tre articoli della pl 147 (1, 4 e 5). I lavori sono stati aggiornati a domani martedì 29 aprile alle ore 12, per il proseguimento dell’esame dell’articolato.

TPL : CIVITA, CON 240 MLN DA REGIONE CERTEZZE PER TRASPORTI ROMA

“Con la delibera approvata dalla Giunta regionale anticipiamo 140 milioni di euro per tutto il 2014 al Comune di Roma Capitale, che ci saranno trasferiti dal fondo nazionale dei trasporti solo nei prossimi mesi, e saldiamo i 100 milioni di euro del 2013 dopo aver erogato buona parte dei debiti pregressi per circa 900 milioni di euro. Si tratta di uno sforzo significativo che stiamo facendo verso la città di Roma per dare certezze al sistema capitolino dei trasporti, vista la difficile eredità, e per aiutare l’azione di rinnovamento che il Comune di Roma sta facendo per efficientare e ristrutturare l’Atac Spa attraverso misure ed iniziative che sono alla base del futuro Piano industriale di cui sarebbe importante fosse informato anche tutto il Consiglio regionale”. Lo afferma l’Assessore alle Politiche del Territorio, alla Mobilità e ai Rifiuti della Regione Lazio, Michele Civita.

TPL : ZINGARETTI, DA REGIONE 240 MLN DI EURO A CAMPIDOGLIO PER MOBILITA’ 2013-2014

“La Giunta regionale ha dato seguito alle decisioni assunte nei mesi scorsi e ha deliberato il trasferimento di tutti i circa 240 milioni di euro al Comune di Roma Capitale per il trasporto pubblico locale. Si tratta di 100 milioni di euro relativi al 2013 e 140 milioni per il 2014. Sono davvero soddisfatto per questo importante risultato che rimette sul binario giusto il rapporto tra Regione e Campidoglio per quanto riguarda le risorse necessarie al funzionamento del trasporto pubblico. Ciò è avvenuto in una regione che aveva previsto zero euro per il tpl di Roma nel 2013 e che, quando individuava le risorse, ne ritardava il pagamento per mesi e anni. Oggi, invece, l’amministrazione regionale ad aprile riesce ad assegnare le risorse per l’anno in corso, dopo aver saldato la gran parte degli importi pregressi pari a circa 900 milioni di euro a Roma Capitale e ad Atac Spa, e questo rappresenta un cambiamento importante per il Lazio e per il diritto alla mobilità dei romani”.

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