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Coronavirus, Cassinate trascinato in zona rossa dal resto della provincia di Frosinone: lo dicono i numeri

Il Distretto D, di cui è capofila Cassino, è l’unico che non ha oltrepassato la soglia settimanale dei 250 contagi ogni 100 mila abitanti. A, B, e C (Ciociaria e Sorano) sì. Per questo il Sud, prima del dietrofront, ha invocato l’uscita dal lockdown

Da oggi, lunedì 8 marzo 2021, e per i prossimi 14 giorni la provincia di Frosinone sarà in zona rossa. Cassino e il Cassinate, però, erano intenzionati a chiedere con forza l’uscita dal lockdown all’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. Perché? Perché, al netto della saturazione dei posti letto Covid (94%) e della diffusione delle varianti in tutta la provincia, lo dicono i numeri. Ma il sindaco di Cassino Enzo Salera ha ritrattato e fatto dietrofront dopo l'odierna Consulta dei sindaci del Lazio meridionale. L'attuale insufficienza della rete ospedaliera provinciale prevale su tutto. 

Da qui il distinguo del sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo: "La zona rossa è un'esigenza sanitaria - dichiara - Personalmente non ho mai pensato ad alcuna revoca e l'ho detto chiaramente nel corso della Consulta dei sindaci del Lazio Meridionale". Consulta che, a questo punto, invoca più aiuti per le imprese a Governo e Regione Lazio, più controlli delle forze dell'ordine alla Prefettura di Frosinone e più postazioni per le vaccinazioni alla Asl. 

Coronavirus: troppi casi nei Distretti A, B e C: nel D no

Dividendo il territorio nei suoi quattro Distretti sanitari, però, è pur vero che solo quello del Cassinate (D) non ha oltrepassato la soglia di guardia, ovvero 250 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti nei primi sette giorni di marzo. I Distretti della Ciociaria (A e B) e quello di Sora e del Sorano (C), invece, sì. Nell'intera provincia si sono registrati 1.587 nuovi casi a fronte di una popolazione di 477.502 persone. Non dovrebbe andare più o meno oltre quota 1.200. I 1.166 notificati tra il 19 e il 25 febbraio erano già costati la zona arancione. Senza parlare dei due comuni piombati in zona rossa (Torrice e Monte San Giovanni Campano). 

Considerando la prima settimana del mese corrente, che verrà rapportata con le due seguenti, il Distretto A (333 nuovi casi su 88.665 abitanti), di cui è capofila Anagni e che comprende anche Alatri, è andato oltre la sua quota di allarme: 222. Il Distretto B (629 su 176.120), quello di Frosinone, oltre 440. Il Distretto C (425 su 97.620), quello di Sora, oltre 244. Il Distretto D (159 su 115.097), invece, si è mantenuto abbondantemente sotto quota 288.   

18 decessi in una settimana: 12 nel Distretto B, 4 nel C e 2 nel D

In 7 giorni, in quanto ai decessi, se ne sono registrati 18 (di cui ben 6 ieri). 3 sono di Ferentino: un 83enne, una 87enne e un 87enne. 2 di Frosinone: un 73enne e una 85enne. 2 di Isola del Liri: un 71enne e un 87enne. 2 di Veroli: una 77enne e una 56enne, deceduta dopo i suoi genitori. Completano il triste quadro, in ordine di scomparsa, un noto 70enne di Monte San Giovanni Campano, un 63enne di Fontechiari, un 64enne di Patrica, una 88enne di Esperia, un 80enne di Cervaro, un 62enne di Ripi, un 73enne di Supino, un 63enne di Torrice e una 83enne di Boville Ernica. Pertanto, 12 decessi relativi al Distretto B (Frusinate), 4 al Distretto C (Sorano) e 2 al Distretto D (Cassinate).

Il rapporto casi-popolazione nei comuni più grandi

Questi i tassi di incidenza settimanale dei comuni con oltre 10 mila abitanti: Frosinone 171 neo positivi (su 44.831 abitanti) invece del suo limite di 112; Cassino 34 (su 36.201), ben sotto la sua soglia (90); Alatri 193 (su 27.651) invece di 69; Sora 82 (su 25.618) invece di 64; Ceccano 67 (su 22.494) invece di 56; Anagni 50 (su 21.071), appena sotto la soglia di 53; Ferentino 56 (su 20.037) invece di 50; Veroli 120 (su 19.743) invece di 49; Pontecorvo 13 (su 12.588), sotto quota 31; Monte San Giovanni Campano 121 (su 12.388) invece di 31; Isola del Liri 74 (su 11.116) invece di 28; Fiuggi 21 (su 10.342), sotto quota 26. Pertanto, al momento, le città più attenzionate sono Alatri, Veroli, Monte San Giovanni Campano e Isola del Liri

Nuovi casi: i paesi che preoccupano di più

Preoccupano soprattutto paesi come Castelliri (non 8 bensì 22 nuovi casi settimanali su 3.306 abitanti), Patrica (non 8 bensì 22 su 3.112), Vallecorsa (non 6 bensì 22 su 2.512), Vico nel Lazio (non 5 bensì 18 su 2.131), Torre Cajetani (non 3 bensì 10 su 1.349),  Fontechiari (non 3 bensì 12 su 1.276) e Collepardo (non 2 bensì 6 nuovi casi settimanali su 912 abitanti). Hanno fatto registrare, infatti, più o meno il triplo della soglia di guardia. 

Il Distretto A (Anagni-Alatri) nella prima settimana di marzo

Acuto (0 nuovi casi su 1.871 abitanti), Alatri (193 su 27.651), Anagni (50 su 21.071), Collepardo (6 su 912), Filettino (0 su 505), Fiuggi (21 su 10.342), Guarcino (6 su 1.517), Paliano (13 su 8.021), Piglio (7 su 4.468), Serrone (3 su 2.969), Sgurgola (1 su 2.454), Torre Cajetani (10 su 1.349), Trevi nel Lazio (3 su 1.783), Trivigliano (2 su 1.621) e Vico nel Lazio (18 su 2.131). In totale 333 nuovi casi su 88.665 abitanti.   

Il Distretto B (Frusinate) nella prima settimana di marzo

Amaseno (10 nuovi casi su 4.252 abitanti), Arnara (3 su 2.254), Boville Ernica (39 su 8.457), Castro dei Volsci (5 su 4.606), Ceccano (67 su 22.494), Ceprano (18 su 8.453), Falvaterra (1 su 536), Ferentino (56 su 20.037), Frosinone (171 su 44.831), Fumone (8 su 2.043), Giuliano di Roma (8 su 2.411), Morolo (5 su 3.214), Pastena (5 su 1.333), Patrica (22 su 3.112), Pofi (1 su 4.002), Ripi (22 su 5.082), San Giovanni Incarico (5 su 3.199), Strangolagalli (12 su 2.344), Supino (12 su 4.760), Torrice (16 su 4.745), Vallecorsa (21 su 2.521), Veroli (120 su 19.743) e Villa Santo Stefano (2 su 1.691). In totale 629 nuovi casi su 176.120 abitanti.

Il Distretto C (Sorano) nella prima settimana di marzo

Alvito (6 nuovi casi su 2.558 abitanti), Arce (5 su 5.492), Arpino (29 su 6.943), Atina (18 su 4.191), Belmonte Castello (0 su 694), Broccostella (9 su 2.725), Campoli Appennino (6 su 1.649), Casalattico (1 su 504), Casalvieri (3 su 2.523), Castelliri (22 su 3.306), Colfelice (1 su 1.830), Fontana Liri (8 su 2.793), Fontechiari (12 su 1.276), Gallinaro (7 su 1.230), Isola del Liri (74 su 11.116), Monte San Giovanni Campano (121 su 12.388), Pescosolido (0 su 1.475), Picinisco (0 su 1.122), Posta Fibreno (2 su 1.088), Rocca d’Arce (1 su 931), San Donato Val di Comino (5 su 1.964), Santopadre (5 su 1.269), San Biagio Saracinisco (1 su 309), Settefrati (1 su 709), Sora (82 su 25.618), Vicalvi (4 su 733) e Villa Latina (2 su 1.184). In totale 425 nuovi casi su 97.620 abitanti.

Il Distretto D (Cassinate) nella prima settimana di marzo

Acquafondata (0 su 264), Aquino (3 su 5.062), Ausonia (2 su 2.503), Cassino (34 su 36.201), Castelnuovo Parano (0 su 865), Castrocielo (9 su 3.874), Cervaro (8 su 7.897), Colle San Magno (1 su 656), Coreno Ausonio (5 su 1.568), Esperia (10 su 3.801), Pico (7 su 2.766), Piedimonte San Germano (26 su 6.305), Pignataro Interamna (7 su 2.465), Pontecorvo (13 su 12.588), Roccasecca (3 su 7.213), San Giorgio a Liri (10 su 3.057), San Vittore del Lazio (0 su 2.476), Sant'Ambrogio sul Garigliano (1 su 921), Sant'Andrea del Garigliano (4 su 1.387), Sant'Apollinare (3 su 1.850), Sant'Elia Fiumerapido (4 su 5.847), Terelle (0 su 325), Vallemaio (0 su 906), Vallerotonda (5 su 1.457), Villa Santa Lucia (4 su 2.538) e Viticuso (0 su 305). In totale 159 nuovi casi su 115.097 abitanti.

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